Urban Flip-Flop: l’infradito si prende la città (con pantaloni lunghi)

11 Giugno 2025

Dalla spiaggia all’asfalto, le flip-flop si spogliano dei cliché balneari e riscrivono le regole dell’eleganza urbana. Tra revival Y2K e minimalismo studiato, ecco come (e perché) l’infradito è diventata la scarpa più cool dell’estate.

Dimenticate la sabbia tra le dita e le passeggiate sulla battigia: l’infradito cambia scenario e conquista nuovi territori – urbani, asfaltati, d’asfalto, persino metropolitani. Se un tempo la flip-flop era relegata al perimetro del lido, oggi la ritroviamo nei look delle fashion week, sui marciapiedi delle capitali europee e persino ai piedi di chi, almeno fino a ieri, ne avrebbe negato l’esistenza al di fuori delle vacanze.

Il nuovo dress code dell’estate 2025 parte da un’idea tanto semplice quanto dirompente: sovvertire le regole del contesto. L’infradito, emblema di noncuranza, si abbina ora a pantaloni oversize, lunghi fino a sfiorare terra. Il contrasto tra la silhouette generosa del pantalone e la nudità minimale del piede crea una tensione visiva nuova, inaspettata. L’effetto? Volutamente nonchalance, ma sotto un controllo estetico serrato. Il relax, insomma, si fa strategico.

Il trend si inserisce perfettamente nel più ampio revival Y2K – quello che pesca a piene mani dallo stile disinvolto (e disordinato) dei primi anni Duemila: polo a righe, jeans larghi, camicie a quadri. Ma la flip-flop versione 2025 è tutt’altro che nostalgica. È un oggetto in trasformazione, reinventato da brand che vanno dal lusso purista di The Row all’iconoclastia di Balenciaga, fino all’energia street di Stussy.

A proposito di Balenciaga: la Pre-Fall 2025 ha visto l’introduzione della “Zero shoe”, un concept radicale che rilegge l’infradito come anti-scarpa futurista, ridotta a un gesto – una suola che abbraccia l’alluce e annulla tutto il resto. Ma anche altrove le flip-flop si sono evolute: si arricchiscono di pelliccia (Dries Van Noten), si sollevano su platform (Chanel, Casablanca), si strutturano in pelle con tacco (Ferragamo, Alaïa). Più che calzature, statement.

Non è solo una tendenza femminile. Sempre più spesso le flip-flop compaiono anche sulle passerelle uomo. E questo rappresenta forse il segno più evidente del loro cambio di status: da calzatura casual per eccellenza a elemento chiave di styling anche formale. In un momento in cui il sandalo maschile è ancora carico di codici estetici difficili (tra hippy, monaco e turista per caso), l’infradito si propone come l’alternativa agile, contemporanea, neutra. Nessuna età, nessuna connotazione pesante: solo una libertà stilistica finalmente leggera.

Il consiglio?
Portatele, ma con intenzione. Il pairing ideale è quello che gioca sul cortocircuito: flip-flop sotto pantaloni sartoriali, magari in lino fluido; abbinate a camicie rigide, occhiali scultorei, accessori definiti. Evitate la deriva “spiaggia a Milano”: niente shorts e canotta, a meno che non vogliate deliberatamente flirtare con l’estetica villeggiante. Le infradito, insomma, non sono più un semplice accessorio da mettere in valigia. Sono una dichiarazione d’intenti. E quest’estate, l’intento è chiaro: vivere la città con la leggerezza di chi sa camminare a piedi nudi. Quasi.

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