Boom di unioni civili a Milano: quasi sorpasso delle nozze in chiesa

12 Giugno 2025

La metropoli lombarda registra un record storico: 59 unioni civili contro 63 cerimonie religiose nei primi cinque mesi del 2025, segno di un volto sempre più inclusivo e progressista.

Numeri che parlano chiaro

Nei primi cinque mesi del 2025, a Milano sono state celebrate:

  • 59 unioni civili, di cui 40 tra coppie di uomini e 19 tra coppie di donne.
  • 63 matrimoni religiosi (in chiesa o concordatari).
  • E ben 929 matrimoni civili nel complesso.

Una dinamica che per la prima volta mette in luce un fenomeno finora marginale: le unioni civili stanno quasi raggiungendo le celebrazioni religiose, con un gap minimo di sole quattro cerimonie.

Un segnale di integrazione e riconoscimento

Dal 2016, l’istituto dell’unione civile offre a coppie dello stesso sesso diritti analoghi a quelli del matrimonio: convivenza, assistenza, successione, pensione di reversibilità – tranne l’adozione congiunta. Milano, con oltre cinquant’anni di storia LGBTQ+, si conferma avanguardia di questo progresso.

Formazione e nuove iniziative

Il Comune di Milano e l’Ordine degli Avvocati hanno promosso il progetto “Per un sì consapevole”: un corso prematrimoniale laico e gratuito rivolto a tutte le coppie, con oltre 596 partecipanti nei soli primi due moduli dell’anno. Un segno tangibile di un approccio istituzionale moderno e attento.

Milano, città LGBTQ+ friendly

La capitale morale dell’Italia moderna è anche tra le più accoglienti in Europa per la comunità LGBTQ+. Quartieri come Porta Venezia, Navigli e Isola ospitano locali, eventi e manifestazioni che rendono la città un punto di riferimento per identità e diritti. Il Duomo in piazza e i vicoli circostanti ora sono prossimi a diventare il palcoscenico abituale per cerimonie di unioni reali: un segnale di quanto la normalizzazione dell’amore omosessuale sia diventata parte integrante del tessuto urbano.

Quali prospettive?

Il trend milanese testimonia due tendenze forti:

  1. Declino delle cerimonie religiose, sempre meno consone alle nuove sensibilità;
  2. Affermazione delle unioni civili, non solo per motivi simbolici, ma soprattutto per i diritti concreti che offrono.

Resta aperto il dibattito sul matrimonio egualitario e sull’adozione per le coppie omosessuali: secondo Eurispes e ILGA-Europe, in Italia il sostegno pubblico supera il 65% sia per matrimonio che per adozione, ma nel contesto legislativo la situazione rimane ferma. Milano fa un passo decisivo verso un modello di cittadinanza veramente inclusiva: la soglia del sorpasso tra unioni civili e cerimonie religiose indica una città che cambia pelle, riconoscendo l’amore in tutte le sue forme e promuovendo un approccio laico, consapevole e progressista.

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