Germania, Pride sotto attacco: escalation di violenze e odio alimentate dall’estrema destra

18 Giugno 2025

Sotto lo slogan della “Stolzmonat” (mese dell’orgoglio eterosessuale), l’estrema destra tedesca scatena intimidazioni, attacchi fisici e campagne d’odio digitali contro i Pride. Cresce la tensione in vista delle parate di Berlino, Colonia e Amburgo.

La stagione dei Pride in Germania si apre in un clima di crescente preoccupazione. A pochi giorni dalle principali manifestazioni dell’orgoglio LGBTQIA+ a Berlino, Colonia, Amburgo e Monaco, diverse associazioni denunciano un’ondata coordinata di minacce fisiche, attacchi verbali e cyberbullismo contro attivisti e partecipanti. Secondo un report diffuso da LSVD (Lesben- und Schwulenverband in Deutschland), il principale network LGBTQIA+ tedesco, si contano già oltre 30 episodi di intimidazione legati alla narrativa dell’estrema destra. Alcuni cortei minori a Lipsia e Dresda sono stati annullati o deviati per motivi di sicurezza.

“Stolzmonat”: la provocazione dell’orgoglio etero

Sui social media è esplosa una campagna chiamata “Stolzmonat”, letteralmente “mese dell’orgoglio eterosessuale”, promossa da influencer di area neofascista e da account legati all’AfD (Alternative für Deutschland). Il contenuto è spesso satirico, ma cela un’aggressiva retorica anti-LGBTQ+: “Pride ist Propaganda”, “Normalität statt Genderwahn” (“normalità invece di follia gender”), sono alcuni degli slogan più diffusi. Dietro questi messaggi si nasconde una strategia ben precisa: delegittimare la visibilità LGBTQ+, presentandola come un’imposizione culturale o un “pericolo per i bambini”, ripetendo narrazioni già viste in altri paesi d’Europa.

Berlino reagisce: sicurezza rafforzata e denuncia politica

Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha assicurato “tolleranza zero” verso ogni forma di violenza e ha annunciato l’impiego straordinario di forze dell’ordine per i grandi Pride, previsti tra il 22 giugno e il 27 luglio. “Chi attacca i Pride attacca i valori della nostra Costituzione,” ha dichiarato in conferenza stampa. Anche il ministro federale della Giustizia, Marco Buschmann (FDP), ha dichiarato che il governo sta lavorando a un piano speciale contro i crimini d’odio digitali e gli attacchi omotransfobici, in collaborazione con l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV).

Casi recenti: violenza crescente

  • A Norimberga, un gruppo queer è stato aggredito da tre uomini con spranghe di plastica e insulti razzisti.
  • A Friburgo, volantini con scritte omofobe e svastiche sono stati affissi davanti a un centro LGBTQ+.
  • A Colonia, influencer noti per la loro visibilità queer hanno ricevuto minacce di morte via DM.

Le indagini sono in corso, ma gli attivisti denunciano una risposta ancora troppo lenta da parte delle autorità locali.

Orgoglio sotto assedio, ma non in silenzio

Malgrado le minacce, i Pride si faranno. La comunità LGBTQIA+ tedesca risponde compatta. Il Berlin CSD (Christopher Street Day), il più grande Pride tedesco, ha rilanciato lo slogan “Sichtbarkeit ist Widerstand” (“La visibilità è resistenza”) e attende oltre un milione di partecipanti. Associazioni come RosaLinde Leipzig, Queer Refugees Deutschland e TransInterQueer hanno attivato linee d’aiuto per sostenere le vittime di attacchi.

L’ondata di odio che attraversa la Germania in questo giugno arcobaleno è parte di una tendenza inquietante che riguarda tutta Europa: il tentativo di marginalizzare le identità queer attraverso la paura e la polarizzazione. Ma proprio in questo clima, i Pride tornano al loro significato originario: non solo festa, ma atto di resistenza civile e politica.

Come recita un cartello visto ieri sera a Lipsia:

Se vi dà fastidio che esistiamo, allora ci faremo sentire ancora di più

ADVERTISING

Eventi in programma

Altri
articoli