Bambanani Mbane sfida l’omofobia in diretta: “Questo è per mia moglie”, dichiarazione storica alla Coppa d’Africa femminile

17 Luglio 2025

In Marocco, dove l’omosessualità è reato, la calciatrice sudafricana rompe il silenzio e celebra il suo amore davanti alle telecamere. Un gesto piccolo, ma enorme.

Una frase semplice. Pronunciata dopo una vittoria sportiva. Ma sufficiente, in un contesto come quello marocchino, a diventare un gesto di rottura. È successo alla Coppa d’Africa femminile in corso in questi giorni in Marocco, quando la sudafricana Bambanani Mbane, premiata come miglior giocatrice della partita, ha dichiarato davanti ai microfoni:

“Questo è per la mia squadra e per mia moglie a casa.”

Parole che in Europa passerebbero quasi inosservate, ma che nel continente africano risuonano con forza: nel Paese ospitante, le relazioni tra persone dello stesso sesso restano punibili con il carcere.

Il contesto: un torneo tra contraddizioni

La Women’s Africa Cup of Nations (WAFCON) 2025 ha visto il coinvolgimento di 12 squadre. Tuttavia, solo una minoranza degli Stati partecipanti riconosce legalmente i diritti LGBTQIA+. Il Sudafrica è l’eccezione più visibile: matrimonio egualitario garantito dal 2006, protezioni legali consolidate e atlete dichiaratamente queer tra le fila della nazionale. Accanto a Bambanani Mbane ci sono Gabriela Salgado e Refiloe Jane, quest’ultima sposata con la moglie Christa Kgamphe. Ma nella maggior parte degli altri Paesi, tra cui Mali, Ghana e Marocco, esprimere pubblicamente la propria identità sessuale può significare arresto, persecuzioni o isolamento sociale.

Una dichiarazione che divide: reazioni online

Il riferimento di Mbane a sua moglie non è passato inosservato sui social africani. Se molti utenti hanno celebrato il coraggio della calciatrice, non sono mancate critiche e insulti:

“Non siamo a Mzansi, questo è Marocco”, ha scritto un utente riferendosi al Sudafrica.
“Per questa affermazione la squadra andrebbe squalificata”, ha aggiunto un altro commento.

Nonostante ciò, Bambanani ha continuato a brillare: ha segnato il gol del pareggio contro la Tanzania ed è stata inserita nella formazione ideale della fase a gironi.

Il calcio come spazio di visibilità LGBTQIA+

Secondo i dati diffusi da Outsports, agli Europei femminili in corso ci sono almeno 78 atlete dichiaratamente LGBTQIA+. Alla WAFCON, invece, il numero scende drasticamente, con la sola nazionale sudafricana a rappresentare apertamente questa realtà. Eppure, il gesto di Mbane dimostra che anche nei contesti più ostili il calcio femminile può diventare uno strumento di visibilità e cambiamento culturale. Una recente ricerca dell’Agenzia UE per i Diritti Fondamentali stima che in Africa oltre il 60% delle persone LGBTQIA+ nasconde la propria identità per paura di ripercussioni legali o sociali.

Prossimi incontri: il Sudafrica ai quarti

Il Sudafrica affronterà il Senegal sabato sera, mentre il Marocco se la vedrà con il Mali. Nelle altre sfide: Nigeria vs Zambia, Algeria vs Ghana. Con il Sudafrica che rappresenta non solo una potenza sportiva, ma anche l’unico baluardo dichiarato di libertà e diritti civili tra le squadre partecipanti.

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