Scomparso ieri, 12 giugno 2025, all’età di 79 anni, Campanella lascia un’eredità storica come uno dei padri fondatori del movimento LGBTQIA+ italiano.
È morto oggi Biagio “Gino” Campanella, uno dei fondatori di Arcigay e figura centrale nella lotta per i diritti delle persone LGBTQIA+ in Italia. Aveva 79 anni. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca e il dolore di una comunità che lo ha visto primo promotore della visibilità e della difesa della dignità omosessuale nel nostro Paese.
Una vita dedicata all’attivismo
Biagio Campanella, insieme a Massimo Milani, diede vita nel 1980 al primo circolo di Arcigay a Palermo, in risposta all’orrore del delitto di Giarre, in cui due giovani furono uccisi a causa della loro relazione. Quell’evento fece da catalizzatore per la creazione del movimento organizzato che oggi rappresenta i diritti LGBTQIA+ in Italia.
Unione civile simbolica e impegno concreto

Nel 2020 Campanella e Milani celebrarono civilmente la loro unione a Giarre, a quarant’anni di distanza da quell’episodio tragico, trasformando un luogo di violenza in spazio di rinascita e speranza. Quel gesto, semplice e potente, fu interpretato come un atto politico. Massimo dichiarò: “È inutile, perché nulla ormai ci può separare dopo tanti anni… È indispensabile perché… lo devo sposare”.

Un “genitore queer” per la comunità
Attivista instancabile, figura paterna e simbolo di coraggio, Campanella venne definito “il nostro genitore queer che ha danzato con la storia” nel tributo alla sua memoria. La sua dedizione ha spalancato le porte della visibilità e dei diritti, nei primi anni Ottanta, quando il movimento ancora prendeva forma nelle piazze e nei circoli.
Eredità e futuro
La scomparsa di Gino Campanella impone una riflessione sull’importanza della memoria attiva. Le generazioni attuali devono continuare il suo cammino: visibilità, autodeterminazione e solidarietà restano valori da difendere. Arcigay, in particolare il Coordinamento Giovani, è chiamata a raccogliere questo testimone per far sì che il movimento continui a crescere con la stessa determinazione dei suoi fondatori .

Reazioni e omaggi
Nelle prossime ore si terranno veglie e momenti di commemorazione nelle maggiori città italiane. L’hashtag #AddioGinoCampanella sta già circolando sui social, accompagnato da messaggi di ringraziamento e di promessa: “Non resterai nella storia come passato, ma come seme di futuro”.
Biagio “Gino” Campanella lascia un segno indelebile nella storia LGBTQIA+ italiana: da fondatore di Arcigay a simbolo collettivo di resistenza e amore. Che il suo coraggio continui a guidare la battaglia per diritti, accoglienza e uguaglianza.
Seguiranno aggiornamenti sulle cerimonie commemorative e sul calendario delle iniziative promosse da Arcigay.