Una figura leggendaria si ritira dalla guida della rivista che ha plasmato come un’estensione di sé, ma resta al timone globale di Condé Nast.
Dopo quasi quattro decenni al vertice di Vogue America, Anna Wintour annuncia che lascerà il ruolo di editor-in-chief, segnando un cambiamento storico nella storia del magazine che ha dominato con il suo inconfondibile bob e gli occhiali da sole. Resta però alla corte di Condé Nast come Chief Content Officer globale e Global Editorial Director, mantenendo la sua influenza su scala internazionale.
Una rivoluzione iniziata nel 1988
Wintour, entrata in Vogue USA nel 1988, ha trasformato la rivista da semplice testata di moda a cuCultura pop e piattaforma globale: portando in copertina celebrità come Beyoncé e Michelle Obama e scommettendo su stilisti emergenti quali Galliano, McQueen e Marc Jacobs. Nel suo regno, la Met Gala è diventata un evento artisticamente e mediaticamente cruciale per l’industria.


Leadership, critiche e resilienza
Definita fredda e autorevole, Wintour ha saputo fronteggiare polemiche su diversità e digitalizzazione, riallineando Vogue alla contemporaneità. Il suo approccio ha coinvolto Hollywood e Washington: ha supportato campagne democratiche e fundraiser per cause umanitarie, tra cui il MET e la lotta contro l’AIDS.
Il passaggio di testimone (e un sorriso dietro gli occhiali)
In una riunione con la redazione, tenutasi giovedì, Anna ha annunciato la ricerca di un nuovo Head of Editorial Content per il team USA, figura destinata a riportare direttamente a lei. Il suo ruolo, come ha spiegato, non svanisce: “Non intendo abbandonare né la moda, né il tennis o il teatro”, citazione condivisa da Euronews.
Condé Nast avvia un processo di selezione per il successore – una svolta per Vogue USA all’alba di una nuova fase in cui il direttore, pur mantenendo altissima la qualità, dovrà dialogare con un pubblico globalizzato e digitalmente consapevole.

Il lascito di una leggenda
- 37 anni di direzione: un record ineguagliato in un settore volatile
- Modernizzazione: dal cartaceo alla digital strategy, Vogue sotto la sua guida è diventata un’icona transmediale
- Potere culturale: colei che ha trasformato copertine e Met Gala in fenomeni globali
L’uscita di scena di Anna Wintour dalla direzione di Vogue USA segna la conclusione di un capitolo fondamentale nel mondo del giornalismo di moda. Ma la sua presenza rimane solida e strategica a livello globale – un ritiro selettivo, una leva per sostenere le ambizioni internazionali di Condé Nast.
Chi prenderà il suo posto? La scommessa è ancora aperta. Quel che è certo è che il nuovo Head of Editorial Content erediterà non solo un titolo storico, ma l’eredità di una delle figure più emblematiche dello star system della moda.