Dopo aver sostenuto pubblicamente i diritti LGBTQ+, l’ex europarlamentare lascia Forza Italia per unirsi al partito di Salvini, Vannacci e Sasso.
Il 19 maggio 2025, durante il direttivo regionale della Lega Lazio, Alessandra Mussolini ha annunciato la sua adesione alla Lega, insieme al consigliere comunale romano Roberto Cantiani. L’incontro, presieduto dal vicesegretario federale Claudio Durigon, ha segnato un nuovo capitolo nella carriera politica della nipote di Benito Mussolini, già parlamentare ed europarlamentare per vari partiti di destra e centrodestra.



Negli ultimi anni, Mussolini aveva espresso posizioni progressiste su temi sociali, dichiarandosi favorevole al matrimonio egualitario, alle adozioni per coppie omosessuali, ai passaporti con genere neutro, alla gestazione per altri regolamentata, ai Pride e al riconoscimento delle famiglie omogenitoriali.

Il passaggio alla Lega, partito noto per posizioni conservatrici su questi temi, ha sollevato interrogativi e critiche. Alcuni osservatori si chiedono se Mussolini manterrà le sue posizioni progressiste all’interno del nuovo partito o se adotterà una linea più in linea con quella della Lega.
La decisione di Mussolini rappresenta un ulteriore esempio delle dinamiche fluide e talvolta contraddittorie della politica italiana, dove le alleanze e le posizioni possono cambiare rapidamente. Resta da vedere come questo cambiamento influenzerà il dibattito interno alla Lega e le sue politiche future.