Il sindaco liberale e ambientalista dichiara guerra ai divieti nazionali: il 30° Budapest Pride è confermato per il 28 giugno, protetto dall’amministrazione locale.
Gergely Karácsony, sindaco di Budapest ed esponente dei Verdi, ha annunciato che la città non rinuncerà al Pride nonostante la nuova legge nazionale che consente al governo Orbán di vietare manifestazioni LGBTQ+ evocate come “protettrici dei minori”. “Il Pride è una celebrazione della libertà”, ha dichiarato, “in questa città nessuno sarà di seconda classe”.
Protezione municipale per aggirare il divieto
Per eludere l’apparato repressivo nazionale – che include poteri di interdizione da parte della polizia e l’uso di tecnologie di riconoscimento facciale – il sindaco ha annunciato che la manifestazione sarà organizzata ufficialmente dalla città, senza bisogno di autorizzazione da parte delle autorità centrali .

Dallo scontro al governo agli argomenti politici
Karácsony ha ricordato le motivazioni dietro il divieto: Orbán e il Fidesz, prossimi alle elezioni del 2026, puntano a rassicurare l’elettorato conservatore con una retorica anti-LGBTQ+, incluso il divieto del riconoscimento del genere non-binario. Il sindaco invece definisce la legge “una limitazione dei diritti fondamentali” ed esorta la città a resistere .
Mobilitazione e solidarietà internazionale
Dopo l’approvazione del divieto nazionale, migliaia di persone si sono riversate nelle piazze di Budapest, bloccando ponti e chiedendo diritti . L’intervento di Karácsony rafforza questa ondata di protesta, ricevendo appoggi anche dalla Commissione europea e Ong internazionali, che definiscono la legge un “attacco alla democrazia”.

Prospettive: quale futuro per la comunità LGBTQ+ ungherese?
Il Pride comunale non risolve la discriminazione strutturale, ma segna una forte risposta istituzionale: può diventare un modello replicabile in altre città europee dove governi autoritari limitano i diritti. Il vicesindaco ha garantito coordinamento con ONG e sicurezza durante l’evento , mentre la questione è già approdata all’UE per una possibile sanzione.
Contenuto | Dettagli |
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Evento | 30° Budapest Pride – 28 giugno |
Iniziativa | Parata organizzata dal Comune e protetta da élite cittadine |
Contesto | Osteggiato da Orbán con leggi anticontrasse che vietano l’evento |
Reazione | Proteste di piazza, solidarietà europea, censura e repressione |
Messaggio | “Nessuna libertà è completa se manca a qualcuno” – Karácsony |