Nella notte tra il 10 e l’11 marzo 2025, la sede di Arcigay Catania in via Verona 84 è stata oggetto di un vile atto vandalico. Le saracinesche, dipinte con i colori dell’arcobaleno simbolo della comunità LGBTQIA+, sono state imbrattate con scritte inneggianti al fascismo, tra cui “Viva il Duce” e riferimenti all’anno 103 dell’era fascista.
Questo attacco rappresenta non solo un’offesa all’associazione, ma un’aggressione all’intera comunità LGBTQIA+ e ai valori democratici della nostra società. La presidente di Arcigay Catania, Vera Navarria, ha dichiarato: “Non abbiamo paura, e se il tentativo era quello di spaventarci, è stato un fallimento: a noi i fascisti fanno schifo, e ci causano solo rabbia. Reagiremo. Ora e sempre antifasciste”.

La comunità catanese ha prontamente manifestato solidarietà all’associazione. La CGIL di Catania ha espresso vicinanza, sottolineando che “non può passare l’idea che luoghi democratici, aperti al pubblico, e pensati per una cittadinanza dei diritti uguale per tutte e tutti, possano essere presi di mira da intimidazioni pericolose”. Inoltre, ha ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione contro ogni forma di fascismo e discriminazione.
In risposta a questo episodio, Arcigay Catania ha organizzato un’assemblea pubblica, invitando tutte le realtà e le persone che si riconoscono nei valori dell’antifascismo a partecipare. L’incontro si terrà domenica 16 marzo alle 16:00 nella piazzetta di Largo Rosolino Pilo, con l’obiettivo di riaffermare l’unità della comunità contro l’odio e la violenza.
Questo episodio sottolinea la necessità di una vigilanza costante nella tutela dei diritti civili e nella promozione di una cultura inclusiva e rispettosa delle diversità.