Cinque denunce cadute nel vuoto. Il Ministero dell’Istruzione annuncia un’inchiesta interna sulle minacce subite dalla dirigente scolastica.
La comunità educativa francese è scossa dalla notizia della morte di Caroline Grandjean-Paccoud, preside stimata che si è tolta la vita dopo aver subito per due anni insulti e minacce legate al suo orientamento sessuale. Aveva 50 anni.
Secondo quanto riportato dalla stampa francese, la dirigente aveva denunciato in almeno cinque occasioni episodi di molestie e omofobia, senza però ottenere la protezione sperata. La donna era conosciuta per il suo impegno costante a favore dell’inclusione e del rispetto nelle scuole, ma le pressioni e le intimidazioni a cui è stata sottoposta avrebbero contribuito a un profondo disagio personale.
Le reazioni
La notizia del suicidio ha suscitato un’ondata di commozione e indignazione. Il Ministero dell’Istruzione francese ha annunciato l’apertura di una inchiesta interna per chiarire le circostanze della vicenda e verificare se le denunce presentate siano state prese in carico adeguatamente. Sindacati, associazioni Lgbtq+ e colleghi della preside hanno parlato di un clima di omofobia persistente e della necessità di maggiori strumenti di prevenzione e supporto. «Non è solo una tragedia personale, è un campanello d’allarme per tutti noi», ha dichiarato un rappresentante sindacale.
Il dibattito in Francia
Il caso Grandjean-Paccoud ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei dirigenti scolastici e sull’urgenza di contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Negli ultimi anni diverse associazioni hanno segnalato un aumento degli episodi di odio e delle pressioni psicologiche contro insegnanti e personale educativo, spesso lasciati soli ad affrontare situazioni difficili. La premier francese ha definito l’accaduto «un fallimento collettivo» e ha chiesto misure concrete per prevenire nuove tragedie. Intanto, nelle scuole di tutta la Francia, colleghi e studenti hanno osservato un minuto di silenzio in memoria della dirigente.