11 ottobre 2024 – 21:09
La sconfitta brucia, il razzismo omofobo e transfobico è una realtà in aumento, così come il pregiudizio verso i neri, gli immigrati, i poveri. Tuttavia, l’Italia si trova ad affrontare un bivio cruciale che mette in discussione i valori di inclusione e rispetto per la diversità. L’amarezza, la delusione e la rabbia sono palpabili tra coloro che da trent’anni combattono per l’uguaglianza e i diritti della comunità LGBT.Il siluramento del ddl Zan rappresenta un duro colpo per tutti coloro che si battono per una società più aperta e accogliente. Le sigle dell’universo omosessuale non si arrendono e promettono di portare avanti la battaglia con ancora più determinazione. Famiglie Arcobaleno, Circolo Mario Mieli, Agedo, Arcigay, Rete Lenford, Gaynet: tutte unite nella volontà di riempire le piazze con la voce dell’inclusione e della tolleranza.La mobilitazione permanente annunciata dal movimento LGBT dimostra che non c’è spazio per passi indietro. La lotta per i diritti civili non può essere fermata da interessi politici o pregiudizi arcaici. È necessario unire le forze e combattere insieme contro ogni forma di discriminazione e intolleranza.L’Italia si trova ora a una svolta cruciale: deve decidere se abbracciare la diversità come ricchezza o lasciarsi trascinare verso un oscuro cammino di esclusione e divisione. La sfida è aperta e richiede il contributo di tutti coloro che credono in un futuro basato sull’uguaglianza e sul rispetto reciproco. Soltanto uniti possiamo costruire una società migliore per tutti i suoi cittadini, senza distinzioni di genere, orientamento sessuale o provenienza etnica.
