21 Marzo 2025

La Turchia di Erdoğan prepara una legge anti-LGBTIAQ+ di stampo totalitario: un disegno di legge minaccia i diritti umani e la diversità nel paese

La Turchia sta per introdurre una legge che potrebbe criminalizzare l’esistenza pubblica delle persone LGBTQIA+, segnando un grave passo indietro per i diritti umani e la diversità nel paese. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha recentemente lanciato l'”Anno della Famiglia”, accompagnato da una serie di misure che mirano a promuovere una visione conservatrice della famiglia e a reprimere le identità di genere non conformi.

Il disegno di legge proposto prevede l’introduzione del concetto di “sesso biologico” nella legislazione turca e la criminalizzazione della “promozione” delle identità LGBTQIA+. Questa mossa potrebbe portare alla censura di contenuti mediatici, all’interdizione di eventi pubblici come i Pride e alla chiusura di organizzazioni che supportano la comunità queer. ​

Erdoğan ha giustificato queste misure affermando che le politiche di neutralizzazione del genere, in cui l’LGBTQIA+ è utilizzato come ariete, hanno come obiettivo primario la famiglia e la sacralità dell’istituzione familiare. Ha inoltre descritto le tendenze LGBTQIA+ come “ideologie perverse” che minacciano la struttura sociale tradizionale. ​

Questa retorica si inserisce in un contesto più ampio di crescente repressione delle minoranze sessuali in Turchia. Dal 2015, le parate del Pride sono state vietate e le manifestazioni a favore dei diritti LGBTQIA+ sono spesso affrontate con violenza dalle forze dell’ordine. Parallelamente, si sono intensificate le campagne anti-LGBTQIA+ sostenute dallo Stato, alimentando un clima di intolleranza e discriminazione. ​

Le implicazioni di questa legge sono allarmanti. Se approvata, potrebbe portare alla cancellazione delle persone queer dallo spazio pubblico, limitando gravemente la libertà di espressione, associazione e identità. Le organizzazioni per i diritti umani hanno già espresso profonda preoccupazione, sottolineando che tali misure violano i principi fondamentali dei diritti umani e della democrazia. ​

È fondamentale che la comunità internazionale monitori attentamente questa situazione e sostenga attivamente la comunità LGBTQIA+ turca. La diversità e l’inclusione sono pilastri essenziali di una società giusta e equa, e la loro difesa è una responsabilità condivisa da tutti.

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