Le politiche anti-LGBTQ+ dell’amministrazione Trump nel 2025

12 Febbraio 2025

Dall’inizio del suo secondo mandato nel gennaio 2025, il Presidente Donald Trump ha implementato una serie di politiche che hanno avuto un impatto significativo sulla comunità LGBTQ+ negli Stati Uniti. Queste misure hanno suscitato preoccupazioni tra gli attivisti per i diritti civili e le organizzazioni LGBTQ+, che le considerano un passo indietro rispetto ai progressi ottenuti negli ultimi anni.

Ridefinizione del concetto di genere

Una delle prime azioni intraprese dall’amministrazione Trump è stata l’emissione di un ordine esecutivo che definisce il sesso come una caratteristica binaria e immutabile, riconoscendo solo i generi maschile e femminile assegnati alla nascita. Questo ordine ha imposto alle agenzie federali di utilizzare il termine “sesso” anziché “genere” e di rimuovere materiali che promuovono quella che l’amministrazione definisce “ideologia di genere”. Di conseguenza, documenti ufficiali come passaporti e visti devono ora riflettere il sesso assegnato alla nascita, eliminando la possibilità di autoidentificazione di genere.

Eliminazione dei programmi di diversità, equità e inclusione (DEI)

Parallelamente, il Presidente Trump ha firmato ordini esecutivi per porre fine ai programmi federali di diversità, equità e inclusione. Queste iniziative, introdotte durante l’amministrazione precedente, miravano a promuovere l’uguaglianza e a proteggere i diritti delle minoranze, inclusa la comunità LGBTQ+. La loro eliminazione è stata giustificata dall’amministrazione come un ritorno a una società basata sul merito, ma ha sollevato critiche da parte di gruppi per i diritti civili che temono un aumento delle discriminazioni.

Restrizioni al servizio militare per le persone transgender

Inoltre, è stato emesso un ordine esecutivo che vieta alle persone transgender di prestare servizio nelle forze armate statunitensi. L’amministrazione ha affermato che l’identità di genere in conflitto con il sesso assegnato alla nascita è incompatibile con gli standard di onore, verità e disciplina richiesti nel servizio militare. Questa misura ha suscitato reazioni contrastanti, con sostenitori che lodano la decisione come un ritorno alla realtà biologica e critici che la vedono come una discriminazione ingiustificata.

Reazioni della comunità internazionale e delle organizzazioni per i diritti civili

Le politiche dell’amministrazione Trump hanno provocato reazioni a livello internazionale. Ad esempio, Egale Canada, una delle più grandi organizzazioni LGBTQ+ del paese, ha deciso di non partecipare a eventi negli Stati Uniti, citando le politiche ostili dell’amministrazione Trump nei confronti della comunità LGBTQ+. Negli Stati Uniti, organizzazioni come l’American Civil Liberties Union (ACLU) e la Human Rights Campaign hanno espresso preoccupazione per l’impatto di queste politiche sui diritti civili e hanno promesso di intraprendere azioni legali per contrastarle.

Le recenti politiche dell’amministrazione Trump rappresentano un cambiamento significativo nell’approccio del governo federale verso le questioni di genere e i diritti LGBTQ+. Mentre i sostenitori vedono queste misure come un ritorno ai valori tradizionali, i critici avvertono che potrebbero portare a un aumento della discriminazione e a una riduzione delle protezioni per le minoranze sessuali e di genere. La comunità LGBTQ+ e i suoi alleati continuano a monitorare attentamente l’evolversi di queste politiche e a cercare modi per difendere i diritti acquisiti negli ultimi decenni.

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