Storico debutto arcobaleno per la giovane figlia della principessa Marta Luisa. È il primo coming out pubblico di un membro della famiglia reale norvegese.
In una Norvegia che da tempo si distingue per il suo impegno in favore dei diritti LGBTQIA+, arriva un gesto simbolico che fa storia: Maud Angelica Behn, 21 anni, figlia della principessa Marta Luisa e dell’artista Ari Behn, ha fatto coming out partecipando al Pride di Oslo al fianco della madre. Un momento emozionante e potente, che segna la prima volta in assoluto che un membro della famiglia reale norvegese dichiara apertamente il proprio orientamento sessuale.
Un gesto personale e pubblico
Vestita con colori vivaci e un sorriso fiero, Maud Angelica ha sfilato tra le migliaia di persone che hanno riempito le strade della capitale. Al suo fianco, la madre Marta Luisa, quarta in linea di successione al trono, che ha espresso pubblicamente sostegno e amore incondizionato alla figlia.
“Sono orgogliosa di chi sono e di chi amo. E voglio poterlo dire liberamente”, ha dichiarato Maud, visibilmente emozionata, durante una breve apparizione sul palco dell’evento. Le sue parole hanno immediatamente fatto il giro del mondo, applaudite dalla comunità LGBTQ+ e da molte figure pubbliche norvegesi.

Una reale vicina ai giovani e alla salute mentale
Maud Angelica è conosciuta in Norvegia non solo per le sue origini reali, ma anche per il suo impegno nella lotta contro lo stigma legato alla salute mentale, in memoria del padre Ari Behn, scomparso tragicamente nel 2019. Il suo coraggio nel raccontare il dolore e la vulnerabilità l’ha resa una voce forte e autentica tra i giovani del Paese. Con il coming out, Maud aggiunge un ulteriore tassello alla sua figura pubblica: quella di simbolo di libertà, visibilità e inclusione. Un passo che arriva in un momento storico in cui, anche nelle monarchie più moderne, i temi dell’identità e dell’orientamento restano spesso confinati nella sfera del non detto.
Reazioni e significato culturale
Il gesto di Maud è stato accolto con entusiasmo e rispetto sia dalla società civile che dalla stampa norvegese, sottolineando il valore rivoluzionario e profondamente umano della sua decisione. Non ci sono stati commenti ufficiali da parte del Palazzo reale, ma la presenza della principessa Marta Luisa al Pride è stata interpretata come un segnale chiaro di appoggio familiare e istituzionale. Per la Norvegia, Paese tra i più avanzati sul piano dei diritti LGBTQ+, la partecipazione e il coming out di Maud Angelica Behn non sono solo un fatto privato, ma un potente messaggio pubblico: anche dentro una casa reale si può essere se stessi, visibili e fieri.
Un futuro che parla di libertà
Con questo gesto, Maud Angelica apre una nuova pagina nella storia delle monarchie europee. Non una principessa da fiaba, ma una giovane donna autentica, impegnata, libera di amare e di esprimersi, che diventa simbolo per una generazione che chiede, ogni giorno di più, verità e visibilità.
Come ha detto dal palco: “Essere reali non significa nascondere chi siamo. Al contrario, significa usare la nostra voce per dare coraggio anche agli altri.” E in quel momento, davvero, il Pride ha avuto una regina in più.