Monza arcobaleno, in piazza il kiss-mob contro insulti e discriminazioni

2 Settembre 2025

Centinaia in piazza con l’associazione “Brianza Oltre l’Arcobaleno”: “Mostriamo il vero volto della città, fatto di amore e accoglienza”.

Sei anni dopo il primo, Monza è tornata a rispondere con i baci all’omofobia. Sabato pomeriggio, a pochi passi dal bar finito al centro delle polemiche, l’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno aps ha organizzato un nuovo kiss-mob per dire basta alle discriminazioni, dopo l’aggressione verbale subita a inizio agosto dal 17enne Edoardo, insultato pubblicamente dal titolare del locale con epiteti omofobi.

Un gesto simbolico, ma dal forte valore politico e sociale: “Vogliamo mostrare il vero volto di Monza e della Brianza: un volto sorridente, fatto di amore e accoglienza. Un volto che rigetta ogni violenza, a partire da quella verbale”, hanno dichiarato gli organizzatori. L’episodio che ha scatenato la mobilitazione non è isolato: già nel 2019 lo stesso bar era stato teatro di un’aggressione simile, cui la comunità aveva risposto con il primo kiss-mob.

“Il silenzio è complicità”

Dopo la denuncia del 17enne, le associazioni avevano chiesto una presa di posizione netta da parte delle istituzioni locali e nazionali. “Non possiamo più accettare che la nostra città sia scenario di odio e discriminazione. Il silenzio è complicità. La nostra rabbia è legittima, la nostra lotta non si ferma”, hanno ribadito gli attivisti.

Oscar Iannurato, presidente di Brianza Oltre l’Arcobaleno, ha sottolineato: “Questo kiss-mob è un’azione concreta per dimostrare che Monza e la Brianza possono accogliere la comunità arcobaleno. Purtroppo in Italia manca ancora una legge che contrasti i crimini d’odio. E tocca a noi esporci per proteggere chi subisce aggressioni verbali e fisiche”.

Il kiss-mob di Monza si inserisce in un contesto più ampio: la crescente richiesta di tutele legali contro l’omolesbobitransfobia. Dopo il naufragio della legge Zan, in Italia manca ancora una normativa specifica, e questo rende più difficile perseguire penalmente episodi di odio basati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.

La mobilitazione arriva a poche settimane dal Brianza Pride del 27 settembre, che si terrà ad Arcore senza il patrocinio comunale: un’assenza che ha già sollevato polemiche e che conferma come il tema dei diritti LGBTQIA+ resti ancora profondamente divisivo nei territori.

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