Papa Luis Antonio Tagle? Il cardinale filippino che parla al cuore della comunità LGBTQIA+

6 Maggio 2025

Un ponte tra dottrina e misericordia: perché il “karaoke priest” potrebbe essere il volto di una Chiesa più inclusiva.

Luis Antonio Tagle, 67 anni, filippino, è tra i nomi più citati per il prossimo conclave del 7 maggio. Soprannominato affettuosamente “Chito”, è noto per il suo stile pastorale empatico, la capacità comunicativa e l’attenzione verso le periferie esistenziali. Già arcivescovo di Manila e oggi pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Tagle è considerato da molti come il naturale erede spirituale di Papa Francesco. Il suo volto sorridente, la disponibilità a cantare “Imagine” di John Lennon durante eventi pubblici e la sua presenza sui social lo hanno reso popolare tra i giovani e tra coloro che sperano in una Chiesa più aperta e accogliente.

Un linguaggio nuovo per i fedeli LGBTQIA+

Sebbene Tagle non abbia mai messo in discussione la dottrina cattolica su matrimonio e sessualità, ha più volte criticato il linguaggio “duro” usato in passato verso persone LGBTQIA+, divorziati risposati e madri non sposate. Nel 2015, durante un congresso giovanile cattolico, affermò che tali parole avevano portato all’isolamento sociale di molte persone, sottolineando la necessità di un approccio pastorale più compassionevole. Nel 2017, ha promosso il “Lazarus Project”, una campagna social con l’hashtag #ResurrectLove, invitando le comunità cattoliche a riaccogliere coloro che si sentivano esclusi, comprese le persone LGBTQIA+.

Un papabile che ispira speranza

Il suo nome è diventato virale tra i fedeli LGBTQIA+ e i loro alleati, tanto da essere definito “il candidato papale preferito del gay internet”. Sebbene mantenga posizioni tradizionali su temi come l’aborto e la contraccezione, la sua apertura al dialogo e l’empatia verso i marginalizzati lo rendono un simbolo di speranza per una Chiesa più inclusiva.

Le ombre nella sua carriera

Non mancano però le critiche. Nel 2022, è stato rimosso dalla guida di Caritas Internationalis a seguito di accuse di cattiva gestione interna. Inoltre, alcuni gruppi hanno sollevato dubbi sulla sua gestione dei casi di abusi sessuali nella Chiesa. Tuttavia, la Conferenza Episcopale delle Filippine ha difeso il suo operato, sottolineando il suo impegno per una Chiesa che ascolta e agisce con decisione per aiutare le vittime.

Luis Antonio Tagle rappresenta una figura che incarna la tensione tra tradizione e rinnovamento. La sua capacità di parlare al cuore delle persone, senza rinunciare alla dottrina, lo rende un ponte tra mondi spesso in conflitto. In un’epoca in cui molti si sentono esclusi dalla Chiesa, la sua elezione potrebbe segnare un passo significativo verso una maggiore inclusività e comprensione.

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