La Fattoria Rainbow Wool: un rifugio per montoni scartati dall’industria tessile

28 Febbraio 2025

In un angolo pittoresco della Germania, la Fattoria Rainbow Wool si distingue per la sua missione unica: salvare montoni scartati dall’industria tessile e destinati al macello, offrendo loro una nuova vita e utilizzando la loro lana per sostenere progetti a favore della comunità LGBTQIA+.

Un rifugio per montoni emarginati

Nell’industria ovina tradizionale, i montoni che non soddisfano determinati standard produttivi o comportamentali vengono spesso considerati inadatti alla riproduzione e, di conseguenza, destinati al macello. La Fattoria Rainbow Wool interviene acquistando questi animali, garantendo loro una vita serena e libera da sfruttamento. Sotto la guida di Michael, un pastore dichiaratamente gay, la fattoria promuove un’agricoltura olistica e rispettosa dell’ambiente, collaborando strettamente con ambientalisti e autorità locali per preservare la biodiversità e le risorse naturali.

Dalla lana alla moda solidale

Ogni anno, i montoni vengono tosati, e la loro lana viene trasformata in prodotti di moda unici. Collaborando con partner a Barcellona, la lana viene lavorata per creare filati di alta qualità, utilizzati per realizzare cappelli, toppe e lacci per scarpe. Il ricavato delle vendite supporta progetti per la comunità LGBTQIA+ in tutto il mondo, in particolare in paesi dove essere queer è ancora illegale o pericoloso.

Un simbolo di inclusività e sostenibilità

La Fattoria Rainbow Wool non solo offre una seconda possibilità a questi animali, ma rappresenta anche un simbolo di inclusività e sostenibilità. Attraverso iniziative come l’adozione a distanza dei montoni, la fattoria coinvolge attivamente la comunità globale, sensibilizzando sull’importanza del rispetto per tutti gli esseri viventi e sostenendo cause sociali fondamentali.

La storia della Fattoria Rainbow Wool dimostra come sia possibile coniugare l’amore per gli animali, la sostenibilità ambientale e l’impegno sociale in un progetto innovativo e significativo. Salvando montoni destinati al macello e utilizzando la loro lana per finanziare progetti LGBTQIA+, la fattoria rappresenta un esempio luminoso di come l’empatia e la creatività possano generare un impatto positivo nel mondo.

Montoni queer, per una giusta causa

Tra gli ambassador del progetto c’è anche Bill Kaulitz, frontman dei Tokio Hotel e vegetariano, che ha già adottato due montoni salvati dalla macellazione – Karl e Wolli. Insieme ai designer tedeschi Danny Reinke e Kilian Kerner, ha creato il primo capo di haute couture realizzato interamente con lana di pecore queer.

rainbow-wool.de

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